
Quest’anno il Campo estivo in Romagna compie 21 anni.
Tanti anni riempiti di vita grazie agli oltre 300 ragazzi che hanno scelto di regalare, regalarsi e regalarci una settimana del loro tempo, ma non solo.
Il Campo Estivo in Romagna è un’esperienza formativa e ludica nata nel 2005 aperta a tutti i ragazzi emofilici e con altre Malattie Ereditarie della Coagulazione, sia maschi (di età compresa fra 9 e 13 anni), che femmine (di età compresa fra 8 e 12 anni).
Quest’anno il Campo Estivo si svolgerà nella settimana fra sabato 26 luglio e sabato 2 agosto, e comesempre ci ritroveremo all’albergo Casetta a Madonna di Pugliano (RN). La struttura è dedicata a noi, in esclusiva, e conta numerose camere, per una ricettività fino a 35 bambini, ed ha nella sua proprietà una grande piscina, un campo sportivo e un campo da tennis dove realizziamo dei grandissimi momenti di gioco.
I ragazzi e le ragazze partecipano da soli, senza genitori, perché è uno spazio dedicato a loro, al gioco, alla libertà, al confronto con sé stessi e con altri bambini in un ambiente protetto.
È uno spazio dedicato a tutti noi, anche a noi che siamo lo staff, i loro tutori per 7 giorni. Uno staff composto da educatori, fisioterapisti, medici ematologi, e giovani ragazzi che fanno gli animatori e che sono stati prima di tutto bambini, come quelli che ospitiamo.
La partecipazione al campo è gratuita.
Le famiglie devono solo preoccuparsi di portare i bambini, accompagnarli con il loro sorriso e lasciare che vivano in libertà questa esperienza.
E poi smettere di preoccuparsene. Almeno per una settimana.
Che spesso è la cosa più difficile da fare.
Per una settimana, spesso la più speciale per i bambini, che molto piccoli arrivano al campo e che per la prima volta passano una settimana intera lontano dai genitori.
Il campo estivo non è facile da raccontare in poche parole, ma ci proviamo spesso con delle immagini, scritte e fotografate. Le parole che messe una dietro l’altra esprimono ogni volta cose diverse. Queste parole un po’ le abbiamo scritte noi, un po’ le abbiamo mutuate da chi le sa unire meglio e le abbiamo fatte nostre.
Ognuno di noi mette in questa esperienza prima di tutto la propria persona, che porta con se la sua esperienza.
Noi crediamo in questa avventura, che a volte chiamiamo sfida ma non per sentirci più coraggiosi o forti, ma perché crediamo che sia uno sforzo che nonostante gli ostacoli e qualche piccolo pregiudizio, possa essere affrontato e superato facilmente, con grande beneficio per tutti.
Noi siamo Brunello, Chiara, Alessandro, Francesca, Elisa, Clarissa, Enrico, Marta, Costanza, Sara, Simone, Giacomo, ancora Enrico, Federica, Stefano, Nunzio, Giulia…
L’iscrizione potrà essere fatta esclusivamente on-line, cliccando sul link seguente:
https://forms.gle/ixcHm7Ud5rYcoB57A
Al momento dell’iscrizione è necessario caricare i seguenti documenti:
- copia della carta d’identità del ragazzo/a (fronte e retro);
- copia della tessera sanitaria (fronte e retro);
- la lettera di accompagnamento del vostro centro Emofilia.
Per ragioni organizzative le richieste di iscrizione potranno essere inviate fino al 30 aprile 2025.
Per cui è necessario affrettarsi a prenotare. Dopo quella data verrà aperta una lista di attesa.
Per comunicazioni particolari, ma non per le iscrizioni, è possibile scrivere a questa e-mail: campoestivoromagna@gmail.com, oppure chiamare Alessandro Marchello al numero 3496798180.
Potete anche seguirci sui nostri canali social: Facebook @campoestivoinromagna e Instagram @campoestivoinromagna.
La Vacanza in Romagna è un progetto nato dall’Associazione Emofilici e Talassemici di Ravenna grazie all’entusiasmo di Brunello Mazzoli, indimenticato promotore di questa formidabile esperienza, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e da sponsor privati.
“Il campo estivo è un grande gioco, che si specchia nella vita.
Una giostra che gira, un sorriso bellissimo, un gioco, la parola.
Un tempo riempito di gesti semplici.
Una colazione ricca con gli occhi stropicciati, l’esperimento di una danza corale, gli spruzzi nell’acqua, la cavalcata sul canotto, la rincorsa prima di scivolare abbracciati e tuffarsi nel blu, il giorno che non finisce mai, la notte da dominare inutilmente.
Questi gesti sono il tempo che mi prendo, che noi ci prendiamo, e che offriamo ai nostri giovani attori, e ai quali non potremmo mai rinunciare.
Quando qualcuno comincia a pensare al campo estivo è subito vacanza.
E ci facciamo pienamente travolgere perché ci piace così.
Al campo estivo i bambini diventano grandi e gli adulti tornano bambini.
Piccoli fra i piccoli.
Al campo estivo si parla e ci si ascolta.
Capita di prendersi in giro.
Siamo bambini, no?
Si fanno domande serie e seriamente si risponde.
Al campo estivo si gioisce per chi ha vinto anche se i vincitori non siamo noi.
Cosa si fa d’altro?
Si litiga e si fa pace.
Si aspetta.
Al campo estivo si fa tutto.
Si salta, si corre, si suda.
Si prova.
Si sperimenta.
Si fa il caffè.
Si parla. Non solo con le parole.
Si impara a comunicare.
Si mangia insieme.
Si improvvisa. Ma non troppo.
Si lavora. Tanto.
Si osserva. Che cosa?
Il mare, lontano, le stelle,
qualcuno che corre.
Si fanno i costumi.
Si cerca il tesoro.
Si scrivono canzoni, si raccontano storie.
Si sta a guardare.
Si sta.
Il campo estivo è un progetto.
È un posto.
È una comunità.
È una specie di nave, dove il mare non c’è ma ce lo mettiamo noi.
È uno spazio espressivo.
È una scuola. Anche.
È una compagnia teatrale. Anche.
È un crocevia delle fantasie e delle meraviglie. Soprattutto.
Si comincia e si finisce.
Ritroviamo il tempo, quello per noi e quello per gli altri.
E alla fine siamo tutti soddisfatti.
E contenti.
Che non è poco, visti i tempi.”